
Da virale a tribale: il nuovo modo di fare news
Uno studio di Comscore descrive com’è cambiato il mercato editoriale in questi ultimi anni. “From viral to tribal. The next frontier in publishing”, questo il nome della ricerca, ha indagato le abitudini degli utenti inglesi e americani di ogni età per ipotizzare un nuovo scenario nella fruizione e nel consumo di news.
Taker, not giver
I social media non hanno perso il loro ruolo di fonte di informazione, soprattutto tra i giovanissimi che li preferiscono addirittura ai siti di news, ma cala in maniera considerevole il numero di condivisioni tornando a preferire lo scambio di opinioni dal vivo.
Taker, not giver quindi, ovvero utenti abituati a “prendere” informazioni dalla rete ma non a darle ad altri.
Le ragioni di quest’abitudine sono diverse, ma principalmente sono da ricercare in una maggiore dimestichezza dei giovanissimi con i social, e maggiore attenzione alla ricerca, cosa che limita anche la condivisione di fake news.
Se i giovani non condividono le notizie sui social, una nuova opportunità che si va a creare è quella degli eventi dal vivo che faccia incontrare le persone con i brand e che prediliga le relazioni umane.
Da notare che, sebbene gli utenti più giovani siano più attenti, il tempo medio dedicato alle news cala notevolmente.
Questo perché la nuova tendenza è quella di legarsi maggiormente ad un solo brand editoriale e di utilizzare di più app, newsletter e canali diversi rispetto al classico sito di informazione.
Da news globali a news locali
Un altro dato interessante è quello riguardo la fruizione di news locali rispetto a quelle nazionali o internazionali.
Il giornalismo locale (o addirittura iperlocale) viene sempre più preferito rispetto al giornalismo globale.
Non sorprende che i giornali locali siano gli unici a registrare una crescita apprezzabile e che Facebook e Google diano più peso alle local news.
Un investimento intelligente per queste testate giornalistiche potrebbe essere una maggiore ottimizzazione per il mobile favorendo strategie SEO geolocalizzate.
Nuovi modelli di business
La nota più complessa dello studio “From viral to tribal” riguarda la sostenibilità economica: gli utenti non sono disposti a pagare per la semplice fruizione di informazioni.
In questo scenario sono stati molteplici gli esperimenti di monetizzazione, comprese sottoscrizioni, account free e premium e molti altri. In un momento storico in cui tutti fanno informazione, dalle varie piattaforme ai blog passando per i semplici utenti, i lettori sono davvero disposti a pagare in cambio di un contenuto unico, che non si possa trovare altrove e che sia di valore.
In conclusione
Ispirandosi alla situazione della nuova editoria si possono delineare nuove strategie di marketing online. Per molte attività potrebbe essere vincente unire ad un piano di content marketing di valore e una SEO più local-oriented, anche una serie di eventi locali, continuando così a curare offline quella “tribù” conquistata online.
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